Notizie 2021

...CON DISCIPLINA E ONORE.

Vittorio Sgarbi si è presentato da par suo alla cittadinanza alto gardesana dopo l'ipotesi (uscita dal cilindro della Giunta Santi senza alcuna condivisione intercomunale) della sua presidenza al MAG: con l'ennesima minaccia di querela intimidatoria nei confronti di una legittima (e per noi condivisibile) critica politica di un rappresentante istituzionale. Lui che di offese vere ("inetti"..."depensanti"..."dannosamente pagati" ecc.) se ne intende, come possiamo ricordare rileggendo le interrogazioni provinciali del 2019 che chiedevano alla Giunta provinciale di stigmatizzare gli insulti e le minacce del Professore a consiglieri e consigliere, di perseguire in sede giudiziaria le offese alla dignità e onorabilità delle istituzioni e - in definitiva - se fosse adatto alla carica appena ricevuta quale Presidente del MART.Le nostre critiche non vanno alle competenze e alle capacità divulgative di Sgarbi, ma alla tendenza dell'attuale politica a fagocitare persino la cultura e l'arte dentro logiche di marketing che necessitano di testimonial "di grido". Inoltre riteniamo che sia altamente diseducativo far passare l'idea che si possano cumulare cariche importanti e impegnative come quelle di parlamentare, sindaco e rappresentante di enti e istituzioni, demandando alla propria visibilità mediatica la crescita di un ente, quale il Museo Alto Garda, che necessiterebbe invece della presenza, della cura e dell'entusiasmo di persone competenti e presenti, magari delle nuove generazioni.Scriviamo nel 75° anniversario della nascita della Repubblica italiana, in quel 2 giugno 1946 che permise ai cittadini (e per la prima volta alle cittadine) di scegliere anche una rappresentanza per l'assemblea costituente, che un anno e mezzo dopo licenziò la nostra Carta fondamentale.In questa (art. 54) si legge che "i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore". Noi riteniamo che sia urgente fermare questa deriva e ripartire, anche qui, dalla Costituzione.

Tommaso Ulivieri

Flavia Caldera

Roberto Bordin

Luca Spagnolli


RISPOSTA A FILIPPO DEGASPERI

QUANDO SI POLEMIZZA bisognerebbe almeno documentarsi. Altrimenti è dis-honestà! (Non c'è la piscina sovracomunale al Linfano nel programma Betta.)

ll consigliere provinciale Degasperi ha deciso, con la sua finta smemoratezza e il suo pressapochismo peloso, di continuare a fornirci assist per ribadire la coerenza di Arco Bene Comune - Futura, Verdi compresi, che hanno sempre sostenuto la coalizione di centrosinistra con il Sindaco Betta con atteggiamento critico sugli aspetti urbanistico ambientali. Al punto da ottenere - da soli - risultati di contenimento dell'impatto edificatorio, come dimostrano lo stralcio dalla variante 15 della perequazione nell'area Sant'Andrea e la frenata sul progetto di aumento volumetrico per Villa Angerer. Altro che chiacchiere!Per l'area del Linfano non esiste nel programma di coalizione (come millanta il Consigliere) l'inserimento della piscina sovracomunale, la cui collocazione si rimanda (punto 7.7) ad una "valutazione di concerto con la Provincia e in accordo con i Comuni di vallata". E no, non è per niente "facile" essere la parte critica di una coalizione ampia. Lo è molto di più giudicare senza responsabilità di governo.Peraltro il sottoscritto non ha votato la variante al PRG definitiva per la ridefinizione di quell'area nel marzo 2018, ed ha invece determinato e fatto votare un Ordine del giorno che prevede un P-Arco, "con elementi didattico - culturali" e il mantenimento di aree con funzioni agricole in cui "studiare la possibile creazione di un presidio del broccolo locale".Per quanto ci riguarda, il dibattito riparte da qui.

Tommaso Ulivieri (ABC-FUTURA)

Paolo Barbagli (Verdi Alto Garda)




Comunicato stampa sul tema rifiuti

Negli ultimi anni, come Amministrazione comunale, spesso abbiamo agito in via complementare per supplire alle carenze del servizio offerto dalla Comunità di Valle, pur essendo lo stesso servizio incardinato sulla Comunità stessa. Più volte in consiglio abbiamo sottolineato la crescente preoccupazione per la situazione che andava delineandosi anche se sul territorio, con spirito istituzionale, abbiamo cercato di fare fronte comune con la Comunità per motivare, col senno di poi, "l'ingiustificabile" ai cittadini che chiedevano ragione di isole ecologiche indecenti e di un servizio scadente.

Negli ultimi mesi da opposizione nel luogo deputato, il Consiglio Comunale, abbiamo più volte sottolineato via via più allarmati il grave deterioramento della situazione della gestione rifiuti, anche avendo la possibilità di interloquire direttamente con l'Assessore Malfer, per 10 anni responsabile politico e amministrativo del comparto in Comunità di Valle prima come vice e poi come presidente dell'istituzione con delega proprio ai rifiuti. Alle nostre critiche e domande, ora si scopre fondate e legittime, ci è stato risposto con aggressioni verbali e personali. Ora le stesse critiche non le fa l'opposizione ma la stesso Sindaco Santi, con parole molto più forti delle nostre ci pare di poter dire, insieme agli altri primi cittadini del nostro territorio. Per coerenza ci attenderemo ora le stesse reazioni nei loro confronti da parte dello stesso Mauro Malfer. Vedremo!

Questo è il passato, ma il futuro purtroppo ci pare ancora più nero. Uno dei motivi dei rallentamenti, parziale e non esaustiva attenuante sempre proposta dallo stesso Malfer, è legato al fatto che 5 anni fa si prese tempo nell'attuare il piano di raccolta porta a porta perché "erano cambiate amministrazioni". Ora la sindaco Santi pare voler percorrere la stessa strada, attendendo alcuni mesi, mentre un bando da 50 milioni di euro è in corsa e con una clausola pericolosissima rischia di bloccare tutto per ancora molti anni.

Ci preoccupa questo paventato "stop" al bando di gara che finalmente ha preso avvio, fra l'altro dopo lungaggini del tutto ingiustificabili, e nella scala delle priorità conta sì la gestione locale del servizio, ma tenendo come punto cardine l'economicità dello stesso e il rispetto delle procedure previste per l'affidamento di un servizio pubblico a soggetti privati.

Nel marasma che sta emergendo alcuni timori si fanno concreti:

- che i prossimi anni non riusciremo a modernizzare un servizio pesantemente arretrato;

- che i prossimi anni nelle nostre vie e piazze vedremo le nostre isole sempre più rovinate ed in condizioni igienico sanitarie sempre peggiori;

- che tutti i costi aggiuntivi di questo stallo ricadranno per legge sulle spalle di ogni singolo cittadino con un aumento della tariffa rifiuti;

- che rimarremo ancora a lungo tempo la cenerentola della raccolta differenziata, pecora nera della Provincia;

- che la legittima richiesta, da noi proposta e sostenuta da molti anni con forza, di un unico ambito provinciale per la raccolta dei rifiuti, rimanga sulla carta e venga vista come le supplica di aiuto ad una Comunità che non riesce ad assolvere i servizi di base.

Oltre ai titoli di giornale, le dichiarazioni, gli slogan e la filosofia, le capacità di un amministratore si misurano nella sua attitudine a dare risposte concrete ai problemi reali. Per ora le premesse non ci paiono per nulla rassicuranti.


Sottoscritto da:

Popolari Moderati

Autonomisti per Riva con Caproni

Riva Bene Comune Futura

La Sinistra

Partito Democratico

PARCHEGGIO INTERRATO ALL'EX CIMITERO ?

Un'idea diversa di città

Questi primi mesi di consiliatura sono stati caratterizzati da slogan che hanno delineato un'idea di città con mobilità dolce, visione sovracomunale, tutela ambientale e "tocco leggero". La "ricetta" è condivisibile, ma è in contrasto con la progettazione di centinaia di

parcheggi in centro, campi da golf e vari progetti "baricentrici" di piscine, e centri sportivi.

Ma l'urbanistica in un comune condiziona ambiente, economia, struttura sociale della comunità, e per noi la "ricetta" di "città virtuosa" si declina con progetti diversi: ampliamento della pedonalità e alleggerimento del traffico su viale Trento, Viale Rovereto, viale dei Tigli ed i centri abitati dei quartieri. Si declina in parcheggi di attestamento esterni alla città e alla creazione di un tra sporto pubblico efficiente, unito al completamento delle piste ciclabili in modo da renderle il vero modo di muoversi per gli spostamenti brevi non solo interni a Riva.

Si declina infine in tutte le misure possibile per migliorare l'esistente senza utilizzare nulla del suolo agricolo e boschivo rimasto, e del mantenimento del verde e delle attività sportive

all'interno della città per il valore sociale che le contraddistingue.

Perché non fare un parcheggio di attestamento all'ex cimitero

Ad ora si avrebbero circa 300 parcheggi al servizio di teatro e palacongressi, altri 50 posti "liberi" previsti al di sotto della parte del liceo in costruzione, circa 150 ricavabili riorganizzando il parcheggio oratorio, mentre all'ex cimitero sarebbe previsto un parcheggio di solo un piano interrato con circa 110 posti e circa la metà della parte superficiale esistente come parcheggio pertinenziale per la scuola ed il resto a parco, proposta quest'ultima bloccata dal PATT nella scorsa consiliatura.

Questo quadro avrebbe permesso una dotazione consona al teatro Palacongressi per le sue attività, con una modalità di traffico non caotica ma concentrata in taluni momenti di accesso e recesso, ed una dotazione congrua per chi necessita di un parcheggio in centro.

Il resto del parcamento, quello "parassita" sarebbe stato gestito con i parcheggi di attestamento, l'unico modo per orientare e gestire i 35 000 veicoli/giorni in accesso e passaggio frequentemente in città.

D'altro canto creare un vero e proprio parcheggio di attestamento da più di 400 posti auto all'ex cimitero porta a gravi conseguenze e precise scelte che condizionano il futuro:

- l'abbattimento delle alberature storiche e della fisionomia paesaggistica del Parco della Libertà;

- la creazione di flussi di traffico importanti su via Grez, in discesa da Arco e dal nuovo tunnel del Cretaccio tramite la costruenda rotonda a Maso Belli. Del resto nessuna valutazione dei

flussi di traffico è stata fatta per nessuno dei due progetti. Vi immaginate diverse centinaia di auto che vanno e vengono da via Grez (o vie limitrofe) su cui tra l'altro sorgerà la nuova scuola elementare?

- il concentramento di un attrattore di traffico e quindi di flussi di traffico in un luogo dove si concentrano centinaia di ragazzi di elementari, medi e e superiori;

- l'impossibilità di aprire e gestire in modo virtuoso parcheggi di attestamento al di fuori del perimetro cittadino per la presenza di un vero e proprio "parcheggio" di attestamento in centro.

- l'impossibilità di riorganizzare la viabilità per alleggerire viale Trento, ridurre il traffico su viale Rovereto ed i viali cittadini cancellando così la possibilità di compiere quel "salto" nella

mobilità cittadina che tutti si auspicano per rendere più bella ed accogliente la nostra città;

- se come sembra annunciare l'assessore Matteotti, il Comune dovrà coprire per intero i costi di un parcheggio da più di 400 posti auto significa impegnare 6 8 milioni di euro. Ciò equivale a metà del famoso "tesoretto". Siamo sicuri di volere investire in un parcheggio di attestamento in centro a Riva metà dei risparmi della città? Siamo sicuri non ci siano investimenti più proficui per il nostro futuro?

Questi temi rispecchiano la complessità di scelte che non possono essere ridotte ad una scelta istintiva ed al collocamento di singole opere a prescindere dal contesto che hanno attorno. Se veramente questa giunta vuole una città più verde, che si muove meglio e più bella, ascolti senza pregiudizi idee diverse che hanno portato Riva ad essere la bella città che tutti conosciamo. Ne gioverebbe sicuramente la qualità ed il senso delle proposte, e forse anche il clima di dialogo che, al momento, è assente.

Partito Democratico

Moderati per Riva

Riva Bene Comune-Futura (Verdi e sinistra)

La Sinistra

Autonomisti per Riva

Riva, 20.1.2021

Ancora il golf ?

Puntuale come il Capodanno e la crisi di governo, è tornata la telenovela sul campo da golf, problema che sembrava morto e sepolto con i due referendum, uno nel 1999 a Dro e uno a Tenno nel 2004, la crisi economica degli ultimi anni e, in ultimo, la pandemia con il suo corollario economico-turistico. Telenovela iniziata addirittura nel 1982, quando fu proposto un campo di golf da 70 ettari in località Laghisol vicino al lago di Cavedine.

Come ha ben fatto notare l'Assessore di Arco Andreasi (e successivamente il Sindaco Betta), il tema golf è stato argomento in realtà poco strutturato (rispetto, per esempio, al tema del collegamento ferroviario) fra i temi trattati nella riunione fra le Giunte di Riva e Arco. E quest'ultimo Comune è indisponibile a disporre territorio per il golf.

Alexander Langer, il compianto e profetico leader verde scomparso nel 1995, nel 1987 scrisse un "Catalogo di virtù verdi": "La prima di queste virtù è la consapevolezza del limite". Virtù che evidentemente non appartiene a chi sostiene l'idea del golf nella nostra zona, visto che il limite, nel nostro caso l'evidente risicatezza di un territorio stretto tra lago e monti, appare a chiunque abbracci con lo sguardo la Busa dall'alto.

A noi non resta che ribadire ciò che come Bene Comune diciamo pubblicamente fin dal 2010, e come Verdi anche da prima, senza ripeterci sulle note criticità ambientali, come l'enorme bisogno di acqua (circa 2000 metri cubi l'anno) e di pesticidi (circa 750 kg l'anno), oppure l'annullamento, in quell'area, di ogni forma di biodiversità. La cosa essenziale da ripetere, con Langer, è molto semplice: NON C'E' SPAZIO.

Con la speranza che prenda lentamente forma, nei nostri politici, un'altra delle virtù verdi del Catalogo: "il pentimento, dove per pentimento intendo l'atteggiamento di chi ha sperimentato l'eccesso, la trasgressione, la violazione e se ne rende conto".

ABC-Futura (Verdi e Sinistra)

RBC-Futura (Verdi e Sinistra)


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